Le motivazioni che solitamente si celano dietro la necessità di trasferire un sito da un hosting all’altro sono molteplici ma tutte strettamente legate ad una serie di problemi riscontrabili nel caricamento del sito.
A tal proposito esistono degli specifici indicatori che rappresentano un campanello d’allarme per i webmaster, i quali si rendono conto che è arrivato il momento di procedere ad una migrazione verso un servizio hosting più professionale. Questa esigenza spesso si scontra con il timore reale di non riuscire a gestire al meglio il trasferimento dal provider attuale, rendendo il sito irraggiungibile con una serie di conseguenze negative sul suo relativo posizionamento.
In generale si procede ad un trasferimento del sito da un hosting all’altro quando il provider subisce dei continui down time che rischiano a lungo andare di far declassare la web reputation del sito stesso, perché ogni volta verrà aperta una procedura di assistenza che metterà in allarme circa la sua relativa pertinenza e affidabilità.
Inoltre se il sito è soggetto ad una serie di errori sul database o siamo di fronte ad un problema di plugin che può essere risolto ripercorrendo gli step di installazione degli add-on oppure dobbiamo semplicemente cambiare il provider perché il problema persiste al livello di hosting. In questo scenario il messaggio di Internal Server Error (HTTP 500) è l’indicatore più comune che spesso spinge i webmaster a migrare verso un altro hosting, dato che è uno dei problemi più difficili da risolvere perché il messaggio di errore non indica precisamente la causa che impedisce il corretto funzionamento del CMS.
Trasferire un sito da un hosting all’altro è una procedura molto comune che in sostanza consente di spostare i dati del nostro sito su un altro provider. Questa migrazione non si può fare in qualsiasi momento ma varia a seconda del tipo di dominio e della loro diversa estensione. L’unico caso in cui tale trasferimento non è vincolato da particolari tempistiche è quello relativo ai domini scaduti o in pending per cancellazione.
Il trasferimento dell’hosting non è una procedura automatica e quindi non può essere attivata senza un intervento diretto. In ogni caso tale processo di migrazione va effettuato una sola volta senza che vi sia la necessità in un futuro di rimettere mano ai dati trasferiti e alla loro relativa impostazione. Tenendo bene a mente che la raggiungibilità del sito dall’esterno durante il periodo di trasferimento dipende da come sarà effettuata la procedura. In ogni caso è possibile un down time, a meno di accorgimenti particolari che impediranno al sito di andare offline.
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Per effettuare il trasferimento da un hosting all’altro dobbiamo seguire 3 passaggi chiave (per semplicità ipotizziamo che il server sia un condiviso Apache e che lavoriamo in PHP / MySQL):
- CREDENZIALI D’ACCESSO: innanzitutto dobbiamo recuperare tutte le credenziali d’accesso necessarie al trasferimento e quindi sia quelle del servizio FTP che quelle del gestore del database, sia quelle del vecchio hosting che di quello nuovo.
- COPIA DEI FILE: dobbiamo copiare tutti i file del sito via FTP in locale andando così a creare una copia della cartella con i file del nostro sito. In seguito questi dati verranno trasferiti con le nuove credenziali sul nuovo servizio di hosting. Inoltre ci serve anche un dump del database e quindi una copia fedele dei dati da trasferire sul nuovo hosting.
- CONFIGURAZIONE DNS: se il trasferimento avviene dobbiamo necessariamente aggiornare dump del database oppure utilizzare un plugin come Duplicator specifico per questo genere di migrazioni. Nel caso in cui l’indirizzo del sito non cambierà con il relativo trasferimento non occorre fare alcuna modifica del database, pero’ ci servirà una particolare chiave di accesso al nome di dominio noto come codice EPP.