Come funziona il conto deposito? Guida semplice in 4 step

Il conto deposito è uno dei vari prodotti proposti dagli istituti bancari: è un conto pensato principalmente per il risparmio. Può altresì essere inquadrato come forma di investimento. Queste sono due delle differenze principali con il conto corrente, un altro prodotto bancario che ha invece finalità di gestione del denaro.

Di seguito saranno illustrate le caratteristiche principali del conto deposito di cui esistono tre tipologie principali: vincolato, libero e svincolabile; ulteriori approfondimenti sono illustrati su https://www.credem.it/content/credem/it/privati-e-famiglie/investimenti-e-previdenza/investimenti/conto-deposito-piu.html.

Conto deposito: uno strumento di risparmio e investimento

Il conto deposito è un prodotto che prevede un tasso di interesse attivo sulle somme depositate, tasso che è superiore a quello dei conti correnti; in questi ultimi infatti è di norma bassissimo e talvolta non è previsto.

Il tasso offerto può variare fra un istituto e l’altro. La remunerazione riconosciuta tramite interessi attivi è ciò che inquadra questo prodotto come strumento di risparmio e investimento. Il tasso di interesse è definito in fase contrattuale e non subirà variazioni (tasso fisso).

Le spese previste per il conto deposito

Nei conti deposito non sono di norma previste spese di apertura, gestione o chiusura. Solitamente, per aprire un conto deposito è necessaria la presenza di un conto corrente che funga da conto di appoggio per prelevamenti e versamenti.

Esistono anche forme particolari di conto corrente in cui una parte delle somme è libera e può essere movimentata per gli usi tipici del conto corrente, mentre un’altra parte è soggetta a un vincolo temporale e ha un tasso di interesse attivo diverso da quello applicato sulla somma libera.

Conti deposito vincolati, liberi e svincolabili

L’operatività dei conti deposito è di norma limitata; di fatto le operazioni possibili sono soltanto quelle di versamento e prelievo. Ne sono previste tre forme principali: vincolato puro, libero e svincolabile.

Il conto di deposito vincolato puro si caratterizza per il fatto che le somme depositate non potranno essere movimentate per un periodo più o meno lungo previsto per contratto; possono essere mesi oppure anni. Solitamente, maggiore è il vincolo temporale, più alto è il tasso d’interesse riconosciuto.

Il conto di deposito libero è più flessibile rispetto al precedente perché prevede che le somme possano essere prelevate in qualsiasi momento senza penali e senza perdita di interessi. Mancando un vincolo temporale, il tasso di interesse attivo riconosciuto è più basso rispetto a quello del conto vincolato.

Il conto di deposito svincolabile è una sorta di via di mezzo fra i due prodotti precedenti; viene garantito un tasso di interesse sulle somme vincolate, ma è comunque possibile svincolare queste ultime in qualsiasi momento prima della scadenza; in questo caso sono in genere previste una penale e la perdita degli interessi. Prima di svincolare una somma è quindi necessario fare attente valutazioni.

Garanzie previste

Quando si stipula un contratto relativo a un conto deposito, è opportuno verificare che la banca che lo propone aderisca al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD); quest’ultimo è un sistema di garanzia molto importante che garantisce i depositi bancari nell’eventualità di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente, fino a 100.000 euro per depositante.

Qualora un depositante abbia più di un conto deposito intestato presso la medesima banca, i conti saranno cumulati e sull’importo complessivo sarà applicato il limite di garanzia di 100.000 euro.

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