SafeGuard: Come aumentare vendite e ROI

SafeGuard è un nuovo software di cloaking realizzato da un team italiano (l’unico che troverete in lingua italiana). A differenza degli altri tool già affermati, presenta un’interfaccia molto “user friendly” che agevola moltissimo la creazione delle campagne oltre a fornire assistenza completa agli iscritti.

SafeGuard

Innanzitutto è utile accennare qualcosa riguardo alla necessità di fare cloaking, cioè a chi serve e perché è così importante conoscere e utilizzare questa tecnica, per poi passare ad illustrare alcune delle più importanti funzionalità che SafeGuard mette a disposizione dei suoi utenti. Il cloaking è un metodo per mostrare una pagina diversa ad ogni categoria di utente, ai motori di ricerca e alle piattaforme di digital advertising.

Per chi si occupa di affiliation marketing fare i conti con il ban di singole inserzioni o di interi account da parte di facebook ads o google adwords è diventata ormai una pratica quasi scontata. Questi ban sono per la maggior parte delle volte inappellabili, ovvero anche se chi lo subisce ritiene di non aver infranto in alcun modo le policies della piattaforma in questione, difficilmente potrà discutere con qualcuno o chiedere informazioni specifiche riguardo il provvedimento. Ci sono casi, infatti, in cui sono le policy stesse e i regolamenti ad essere ambigui riguardo a determinate categorie di prodotto ed è difficile capire se si rientra nel regolamento oppure no.

Attenzione: non stiamo parlando di prodotti illegali o cose simili, ma di inserzioni che riguardano, ad esempio, integratori, creme o lozioni per capelli oltre a tutti quei prodotti che vengono venduti tramite network di affiliazione perfettamente legali, ma che spesso non sono ben visti dalle piattaforme di ADV.

im-profiloIl cloaking in questi casi viene incontro agli inserzionisti, offrendo la possibilità di far atterrare tutti gli utenti reali sulle proprie pagine o siti web, ed allo stesso tempo mostrando ai sistemi di controllo automatici delle piattaforme di advertising, una pagina diversa, una così detta “safe page”. In parole povere il cloaking individua chi visita il tuo sito e ti dà la possibilità e la libertà di decidere cosa fargli vedere.

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Come aumentare le visite al tuo sito

Per aumentare le visite al vostro sito esistono numerose strategie che hanno il potere di aumentare la popolarità del vostro progetto on line, intensificando così il numero degli accessi. Per questa ragione vogliamo fornirvi una guida esplicativa sui vari aspetti da tenere in considerazione nel momento in cui il vostro sito necessita di un incremento delle visualizzazioni.

Come aumentare le visite al tuo sito

A differenza delle altre liste che troverete on line, questo vademecum è stato suddiviso per finalità e obiettivi con lo scopo di mostrare sia le diverse tecniche di ottimizzazione e sia i diversi stratagemmi per combattere le penalizzazioni che impediscono al vostro progetto di decollare.

Di conseguenza vi presentiamo le 12 strategie della nostra guida suddivise per aree di competenza:

1) QUALITA’:  i motori di ricerca tendono a favorire quei siti che danno un valore prioritario alla qualità dei contenuti web che devono essere utili, corretti e pertinenti con le richieste degli utenti.  Per usare l’espressione di Matt Cutts i contenuti devono essere” compelling” (accurati e convincenti). In questo modo si otterranno più visite e più coinvolgimento da parte degli utenti tramite i social, fidelizzando il proprio traffico, favorendo l’inserimento di commenti, spingendo l’interazione dei visitatori che avrà come risultato un incremento della link popularity.

2)PAROLE CHIAVI: la scelta delle parole chiavi risulta fondamentale per rendere i vostri contenuti web pertinenti con le ricerche del vostro target di riferimento. Di conseguenza per aumentare e fidelizzare il traffico sul vostro sito bisogna puntare su alcune specifiche parole con le quali volete essere trovati sui motori di ricerca dai vostri potenziali visitatori. In questo senso risulta indispensabile lo strumento offerto da Google, Keyword Planner che vi aiuterà a scegliere le parole chiavi migliori in ottica di posizionamento. Tali parole chiave non vanno inserite solo nei contenuti web del vostro sito ma anche all’interno del codice sorgente delle relative pagine (tag html). Tenendo bene a mente che quando si scrive il web occorre trovare un equilibrio, modellando la scrittura sia per i visitatori che per i motori di ricerca. Le parole chiavi consentono un traffico web profilato riuscendo a posizionare il sito in corrispondenza di specifiche ricerche digitate dagli utenti nella Search box del motore di ricerca.

3) ABOVE THE FOLD: la soglia di attenzione dei lettori è costantemente ridotta per tutti i tipi di media e cioè è causato dal comportamento della generazione on line che è abituata da sempre alla gratificazione immediata. Di conseguenza i visitatori 2.0 non sono abituati ad aspettare. Per questo motivo quando si scrive per il web è consigliabile seguire il motto Above the fold (sopra la piega) e quindi servire al lettore subito l’informazione che sta cercando altrimenti l’andrà a cercare altrove aumentando la frequenza di rimbalzo che può penalizzare il posizionamento del vostro sito.

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8 strumenti utili per web marketing e SEO per il tuo sito web

Per monitorare le proprie campagne web esistono numerosi link che consentono di migliorare l’efficienza del tracciamento e delle analisi dei dati relativi al traffico. In generale per poter ricavare il massimo vantaggio da tale monitoraggio è consigliabile scegliere alcuni criteri importanti come quello di utilizzare il maggior numero possibile di parametri per consentire un approfondimento più dettagliato, come quello di optare per un URL accorciato per nascondere la complessità degli URL lunghi e come quello di utilizzare un foglio di calcolo per la creazione in massa di codice di tracciamento per le campagne, tenendo bene a mente che solo utilizzando più sistemi di web analytics, e quindi combinando i parametri di monitoraggio possiamo ottenere un’analisi più specifica e dettagliata del traffico web.

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Al di là di queste considerazioni generali su come sfruttare al massimo le potenzialità dei sistemi di web analytics, esistono una serie di strumenti utili che vi consentiranno nell’immediato di verificare l’efficacia delle vostre campagne web. Per questa ragione vogliamo fornirvi una lista dei 8 strumenti utili per web marketing e SEO (disavow, spam) per il vostro sito web.

I primi 3 hanno a che fare con la SEO:

1.SEGNALAZIONE PAGINE SPAM A GOOGLE: questo strumento se usato con responsabilità e consapevolezza consentirebbe di migliorare il livello qualitativo nei risultati di ricerca. Inserendo questo link (https://www.google.com/webmasters/tools/spamreportform?hl=it) nella Search Console di Google potrete aiutare il motore di ricerca a combattere le pagine spam che tentano di ottenere un posizionamento migliore tramite diversi espedienti come il testo nascosto e le pagine doorway.

2.SEGNALAZIONE LINK A PAGAMENTO A GOOGLE: questo strumento consente di segnalare i link a pagamento della concorrenza che tende a comprare il PageRank, con lo scopo di aumentare il grado di pertinenza in maniera scorretta. Inserendo questo link (https://www.google.com/webmasters/tools/paidlinks?pli=1&hl=it) nella Search Console, Google esamina le vostre segnalazioni per migliorare la funzione di rilevamento algoritmico di link a pagamento.

3.SEGNALAZIONE DI LINK DISAVOW O RIFIUTO DI LINK: Con questo link(https://www.google.com/webmasters/tools/disavow-links-main) potrete segnalare a Google unun file di testo con i link che vi stanno spammando o che vi stanno penalizzando. Tale segnalazione incrementa in positivo le impressions, rimuove penalizzazioni in poche settimane. Invece per richiedere la rimozione di contenuti per violazioni nei vostri confronti, il link con procedura guidata è questo: https://support.google.com/legal/troubleshooter/1114905?hl=it

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Come scegliere il CMS per il tuo sito web

La scelta del CMS è strettamente connessa alle  funzionalità del relativo progetto on line. Ragion per cui il modo migliore per scegliere il CMS per il tuo sito è quello di individuare le sue relative esigenze nella pianificazione dei contenuti web e nella manutenzione del sistema. Infatti i CMS si differenziano per i diversi strumenti presenti all’interno del pacchetto che risultano funzionali a seconda degli obiettivi di tali software.

Scegliere il CMS per il tuo sito è un passaggio estremamente importante dato che tale “editor esteso” facilita di gran lunga il lavoro nella gestione dei contenuti senza dover intervenire nel codice sorgente o nel data base.  Di conseguenza tramite il Content Management System (acronimo di CMS) possiamo decidere cosa pubblicare su ogni pagina, che tipi di widget far apparire, quali plugin attivare e ecc.

Per poter scegliere il CMS più adatto al proprio progetto on line abbiamo pensato di fornirvi una lista dei migliori software in circolazione, specificando per ognuno di loro i relativi strumenti presenti nel pacchetto di installazione e indicando per quale tipologia di sito sono particolarmente consigliati. Prima di passare in rassegna dei CMS veri e propri vi proponiamo una soluzione “chiavi in mano”, particolarmente indicata per chi non ha veramente nessuna dimestichezza con la creazione di siti internet.

SITE123: si tratta di un vero e proprio sitebuilder gratuito, che permette di creare interamente il proprio sito partendo da una serie di modelli adatti ai vari settori di business. La principale peculiarità del software è che l’utente ha scarsa libertà, ed è costretto a seguire binari ben definiti: quello che può sembrare uno svantaggio è invece una scelta ben consapevole per “impedire” all’utente di creare un sito brutto, evitando quella totale libertà di molte altre soluzioni che portano chi è privo di esperienza (cioè la persona per cui è pensato questo genere di strumenti) a ritrovarsi smarrito davanti a una marea di soluzioni che sembrano equivalenti. A riprova della semplicità veramente notevole del sitebuilder si pensi che è possibile gestire la creazione del nuovo sito addirittura da mobile.

WORDPRESS: è un CMS nato nel 2003 come piattaforma per blog ma che nel tempo, grazie a numerosi plugin, ha ampliato il proprio raggio d’azione andando a ricoprire ruoli diversi dall’idea iniziale. In ogni caso WordPress è famoso per la sua estrema facilità di utilizzo e per i suoi strumenti semplici ed intuitivi che consentono a chiunque di gestire un blog. Inoltre con l’installazione di un plugin (WooCommerce) si può trasformare il blog in un sito di e-commerce che viene integrato in WordPress in modo da poter offrire un unico spazio web sia per lo store che per il blog. Di conseguenza WordPress è consigliato per blog e e-commerce di piccole realtà.

Leggi anche: Come installare WordPress

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Come si sceglie l’hosting per il tuo sito

La scelta dell’hosting per il proprio sito è un passaggio fondamentale che non va’ assolutamente sottovalutato. Per questa ragione bisogna capire quali sono i criteri a cui dobbiamo affidarci nella valutazione di un hosting, anche perché ce ne sono numerosi sul mercato ognuno dei quali presenta i suoi pro e i suoi contro che dobbiamo tenere in considerare per poter fare una scelta oculata.

In generale possiamo affermare che esistono tre diverse tipologia di hosting:

1.HOSTING CONDIVISO: particolarmente consigliato per i neofiti sia per la sua estrema facilità d’utilizzo e sia per il fatto di essere decisamente economico rispetto agli altri. Esso è condiviso insieme agli altri utenti che si trovano sullo stesso server.

2.SERVER VIRTUALE: tecnicamente si tratta di un server sempre condiviso ma che si può gestire come se fosse di nostra esclusiva proprietà. Per questo motivo il Server virtuale non viene penalizzato da un uso eccessivo della memoria che solitamente è condivisa con gli altri clienti dell’hosting oltre al fatto che non è soggetto ad eventuali attacchi hacher.

3.SERVER DEDICATO: è una soluzione consigliata per un progetto on line di successo e quindi viene scelta quando il vostro sito genera un traffico importante. Per cui è un server dedicato solo al vostro sito con tutti i vantaggi legati alla sicurezza.

A questo punto possiamo provare a stilare una lista delle principali feature necessarie per valutare l’hosting migliore per il vostro sito. Di conseguenza dobbiamo tenere bene in considerazione 4 aspetti:

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Come installare WordPress su un hosting

L’installazione di WordPress su un hosting anche se è in generale può essere considerata un’operazione facile ed intuitiva necessita di una certa dimestichezza in ambito informatico.

Non è un caso che esistano numerosi soluzioni automatiche (Softaculos) che hanno lo scopo di supportare i neofiti passo dopo passo nelle varie procedure di installazione. In siffatto contesto abbiamo pensato di proporvi una piccola guida che faccia da ponte tra una configurazione automatica e una più specifica. Prima di iniziare sono necessari tre strumenti necessari per installare WordPress su un hosting:

  1. CLIENT FTP: una configurazione attiva sull’hosting di destinazione risulta indispensabile per installare WordPress
  2. ACCESSO AL DATABASE: solo accedendo al database dell’hosting mediante phpMyAdmin possiamo favorire le varie procedure di configurazione
  3. DOMINIO INTERNET: un dominio attivo è necessario per installare il vostro WordPress

 A questo punto per installare WordPress sull’hosting di destinazione occorre seguire 3 step fondamentali e indispensabili:

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Come fare SEO sui siti per adult

Ottimizzare un sito per adulti in chiave SEO è sicuramente un’impresa ardua per via di una serie di fattori strettamente connessi con l’alto grado di concorrenzialità di questo settore. Non è un caso che molte delle parole chiavi che potrebbero essere usate per generare traffico sul proprio sito sono ad appannaggio dei soliti competitor che da anni dominano questa tipologia di siti.

Come fare SEO sui siti per adulti

Di fronte a questo scenario è evidente che l’unica strada percorribile sia quella di una strategia da coltivare nel tempo e quindi solo grazie ad un’opportuna pianificazione degli interventi unita ad un’analisi attenta delle statistiche del traffico generato possiamo conquistare una fetta del mercato.

Infatti una delle strategie che possiamo consigliarvi e che in generale vale per ogni settore, è quella di cercare una nicchia specifica in modo da rendere il vostro progetto una vera e propria alternativa. Per questo motivo vi consigliamo di studiare attentamente quei siti per adulti che hanno più successo e annotarvi quali sono le loro mancanze, o meglio cosa non offrono ai propri utenti e su quello costruire la vostra tipologia di sito. Questa strategia è possibile in questo settore perché i siti per adulti a differenza di quelli monotematici si prestano a varie sotto categorie. Di conseguenza si può senza dubbio trovare un modo diverso e creativo di presentare il progetto agli utenti della Rete.

In ogni caso questo settore, come tutti quelli dove la concorrenza è spietata, offre una grande opportunità per i seo-copy writer i quali hanno la possibilità di sperimentare le tecniche SEO, testando ed escogitando un numero impressionante di strategie con lo scopo di superare il muro eretto da questo contesto elitario. La difficoltà nell’ottimizzare e indicizzare un nuovo sito per adulti innesca automaticamente in coloro che curano i contenuti della piattaforma l’ambizione di riuscire a generare traffico laddove solitamente le speranze di successo sono molte scarse per via della forte competizione.

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Come verificare un sito sulla Search Console di Google

Verificare un sito web sulla Search Console di Google significa validarlo e cioè aumentarne il suo grado di accessibilità ma soprattutto limitarne le differenze di visualizzazione da un browser all’altro.

Di conseguenza verificare un sito web significa assicurarsi che sia sviluppato e scritto in maniera corretta in modo da garantire una maggiore compatibilità con tutti i browser presenti in circolazione.

Purtroppo però attualmente il codice dei siti web viene scritto con editor tipo Dreamweaver di Adobe o FrontPage di Microsoft che non rispettano gli standard imposti dal consorzio W3C. Per questo motivo chi vuole un sito di qualità deve richiedere al proprio webmaster di correggere il codice e far validare il sito. In ogni caso per verificare se un sito è stato validato dagli sviluppatori che l’hanno creato può effettuare un test di valutazione andando sul sito dell’organizzazione W3C (http://validator.w3.org/), inserire l’Url del sito in questione nel campo “Address“, cliccare sul pulsante “Check” ed attendere il risultato.

 Tale verifica risulta estremamente importante ai fini del posizionamento e dell’indicizzazione del sito sui vari motori di ricerca, laddove la presenza di errori nel linguaggio html rende lenta la lettura da parte degli spider che non riescono ad indicizzare correttamente il sito con una serie di conseguenze negative per il relativo traffico dato che in questo modo il motore di ricerca trova difficoltà a memorizzare le diverse pagine che lo compongono.

Per poter verificare un sito sulla Search Console di Google basta essere in possesso di un account Gmail facendo semplicemente il login dalla pagina principale. Tenendo bene a mente che l’unico caso in cui possono esserci delle complicazioni nel validare il proprio sito sul WebMaster Tools di Google (WMT) è quello in cui non è possibile modificare il markup della pagina nè accedere al sito via FTP per includere il file di verifica in HTML.

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Come usare goo.gl per monitorare i click di un URL

Dato che spesso gli URL sono molto lunghi, sono stati inventati dei servizi on line che consentono di accorciarli per poi presentarli in una forma abbreviata.

Tra questi spicca goo.gl che non è altri che l’URL Shortener di Google, recentemente aggiornato per monitorare l’andamento dei link condivisi su internet. In altre parole esso offre, tra le varie funzionalità, l’opportunità di analizzare in tempo reale le statistiche relative al numero di volte in cui quei link condivisi vengono cliccati, ma può essere anche usato per nascondere indirizzi da monitorare in un secondo momento e per generare QR-code in maniera del tutto gratuita.

Purtroppo però il rovescio della medaglia di questo “accorciatore di url” che dunque consente di abbreviare qualsiasi indirizzo web, è che solitamente viene usato dai truffatori sul web per rendere credibili i loro url, dato che chiunque può liberamente usufruire di questo servizio per disorientare e confondere gli utenti della Rete che credono di essere dirottati su www.goo.gl.

In realtà dietro questi url brevi, si nascondono delle pagine web di spam o con virus. Il problema è che non si può sapere a quale sito porta quel link finché non ci cliccherete sopra. In quel caso vi consigliamo di usare un servizio di url expander come www.urlex.org che suggerisce a quale link porta quello specifico url accorciato.

Nel caso in cui abbiate l’esigenza di accorciare l’url della pagina del vostro sito magari per condividerla su Twitter, che come sappiamo non consente di pubblicare indirizzi web molto lunghi, possiamo compattare il nostro url con l’accorciatore goo.gl tramite 3 passaggi molto semplici e intuitivi:

  1. LOGIN: innanzitutto dobbiamo cliccare su goo.gl e loggarci con il nostro account Gmail.
  2. URL DA ACCORCIARE: inseriamo il nome dell’indirizzo web che dobbiamo accorciare e poi lo postiamo all’interno della casella specifica.
  3. SHORTEN URL: clicchiamo su Shorten URL e aspettiamo che venga generato l’URL accorciato che possiamo utilizzare come link da condividere tranquillamente sul web.

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Trasferire un sito da un hosting all’altro

Le motivazioni che solitamente si celano dietro la necessità di trasferire un sito da un hosting all’altro sono molteplici ma tutte strettamente legate ad una serie di problemi riscontrabili nel caricamento del sito.

A tal proposito esistono degli specifici indicatori che rappresentano un campanello d’allarme per i webmaster, i quali si rendono conto che è arrivato il momento di procedere ad una migrazione verso un servizio hosting più professionale. Questa esigenza spesso si scontra con il timore reale di non riuscire a gestire al meglio il trasferimento dal provider attuale, rendendo il sito irraggiungibile con una serie di conseguenze negative sul suo relativo posizionamento.

In generale si procede ad un trasferimento del sito da un hosting all’altro quando il provider subisce dei continui down time che rischiano a lungo andare di far declassare la web reputation del sito stesso, perché ogni volta verrà aperta una procedura di assistenza che metterà in allarme circa la sua relativa pertinenza e affidabilità.

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