Progettare un piano editoriale è un momento essenziale per poter organizzare al meglio il lavoro sul proprio blog, perché ci permette di delineare la tipologia dell’attività di comunicazione da seguire, andando così a definire i titoli, gli argomenti da trattare con gli orari di pubblicazione che nella maggior parte dei casi costituiscono la vera mossa vincente di un social media editor e di un copywriter che si rispetti.
In un buon Piano Editoriale devono essere definiti alcuni punti ben precisi che rappresentano delle coordinate necessarie ai fini di orientare la propria strategia comunicativa. Ragion per cui bisogna come prima cosa capire quali siano gli obiettivi del nostro blog, tenendo presente che per ottenere da subito un buon risultato dobbiamo individuare e dunque focalizzare lo scopo che vogliamo raggiungere. Di conseguenza gli obiettivi devono essere misurabili e valutabili,come per esempio potrebbe essere quello di ottenere più follower su Twitter oppure aumentare il numero di visualizzazioni sul proprio sito.
Ma tali obiettivi sono necessariamente collegati al target prescelto da cui deriva il tipo di pubblico a cui vogliamo indirizzare i nostri contenuti. Tale target avrà delle caratteristiche ben precise come l’età, la provenienza, i suoi interessi e soprattutto attraverso quale canale arriva a leggere i nostri articoli. In questa fase di pianificazione è inutile dire che i protagonisti sono e restano i contenuti le cui tematiche hanno un’importanza cruciale ai fini del successo del blog.
Ragion per cui i contenuti dovranno essere originali, creativi e autorevoli e saranno condivisi sui vari social attraverso un processo di ottimizzazione che tenderà a valorizzare le keywords, e cioè le parole chiave su cui imposteremo la nostra campagna seo-friendly. Una volta sviluppati i punti precedentemente elencati, è indispensabile individuare i canali attraverso i quali vogliamo veicolare i nostri contenuti. Ricordandoci che i due canali principali in abito web sono i social network e i blog.
Senza dimenticare che il buon successo di un progetto editoriale web deriva necessariamente dalla frequenza di pubblicazione e dunque dai suoi costanti aggiornamenti che daranno l’idea di uno spazio web curato e autorevole. Ragion per cui bisogna pubblicare costantemente post e articoli, tenendo sempre attiva la presenza sui social, senza mai far sentire i lettori abbandonati a se stessi, perché potrebbe spingerli a non fidarsi più del vostro sito, dirottando così la loro attenzione su altri “lidi”.
La frequenza di aggiornamento varia da social a social, per questo è importante studiare attentamente quali sono gli orari e i giorni più adatti per la pubblicazione. Prima di proseguire con l’identikit del piano editoriale c’è da fare, giustamente, un’opportuna distinzione con il calendario editoriale che è tutta un’altra cosa, dato che esso è un documento che ha lo scopo di programmare le azioni e le pubblicazioni sui canali social, inserendo il giorno e l’ora in cui il tuo post/articolo sarà prima creato e poi pubblicato, l’argomento da trattare,la parola chiave o l’hashtag da utilizzare,i contenuti multimediali da inserire (foto o video),il link della pagina web di riferimento,fino ai canali social nei quali sarà pubblicato.
Ritornando al piano editoriale uno dei problemi più frequenti per i blogger è sicuramente quello di trovare costantemente idee per scrivere nuovi articoli da mettere a disposizione del pubblico in rete. Ma facendo una pianificazione strategica del proprio blog si evita di trovarsi in un vicolo cieco dato che ogni post è pensato e pubblicato attraverso una scelta mirata e ragionata.
Per quanto riguarda il numero degli articoli da pubblicare giornalmente possiamo affermare che ciò dipenderà sostanzialmente da una serie di fattori come per esempio l’estensione del pubblico, laddove tanto più vasta è “l’attenzione” riservata rispetto all’argomento del blog tanto più frequentemente dovranno essere pubblicati nuovi articoli. In ogni caso è bene pubblicare almeno 5-6 articoli a settimana, anche se ci si rivolge ad una nicchia ristretta, poichè è il minimo per riuscire a fidelizzare gli utenti e raggiungerne di nuovi.