Youtube può rappresentare un’opportunità davvero importante per garantirsi un’entrata economica. Il noto portale di video permette la condivisione di contenuti da qualsiasi utente. Un meccanismo davvero semplice quello della condivisione dei video, ma come detto in precedenza la piattaforma Youtube è la più grande esistente al mondo. Una quantità incredibile di video vengono caricati ogni minuto sul sito. Per guadagnare attraverso Youtube è necessario che il nostro video abbia un numero considerevoli di visualizzazioni; allora come facciamo a far emergere il nostro contenuto? In una piattaforma che come detto è davvero sconfinata, risulta davvero difficile far emergere in nostro video tra i tantissimi caricati.
Come iscriversi a Youtube
Prima di entrare nel particolare spiegando i segreti per guadagnare con Youtube, è utile fare una brevissima introduzione nella quale si spieghi cosa fare per aprire un canale video sul sito. L’iscrizione è davvero facile ed al pari dei vari social network, prevede un’accesso gratuito tramite la compilazione dei dati personali. Una volta aperto il canale e caricato il video, come faremo ad ottenere un numero rilevante di visualizzazioni? In una piattaforma sconfinata emergere è davvero difficilissimo. Perciò il contenuto caricato dovrà essere originale; dovrà possedere, cioè, qualcosa di davvero speciale che faccia cadere l’attenzione di un utente che poi, attraverso la condivisione ed il passaparola faccia “girare” il nostro contenuto. Per farci un’idea delle caratteristiche che deve possedere un video per avere successo si possono cercare i contenuti che su YouTube hanno riscontrato un numero maggiore di visualizzazioni e annotarci ciò che ci può essere utile.
Un esempio di successo
Uno dei video più visti di sempre è quello realizzato dalla Nike Football in occasione dei mondiali di calcio. Un numero che ha quasi raggiunto i 40 milioni di visualizzazioni già nel giro di cinque giorni, con un ritmo di crescita di un milione di utenti in più al giorno. Naturalmente parliamo di una clip di altissimo livello che ha richiesto un’enorme mole di lavoro e che ha comunque sfruttato la fama dei mondiali di calcio. Il video di cui parliamo ha anche richiesto una grande quantità di denaro: un’investimento davvero importante che solo un colosso come la Nike può agilmente mettere in campo. Al di là del prevedibile successo dei grandi marchi, dobbiamo andare a cercare quei contenuti che non hanno una grande mole di investimento come quello della Nike e che nonostante tutto, hanno ottenuto un ottimo riscontro.
Un’idea interessante
In generale i contenuti che ottengono un numero maggiore di visualizzazioni possono essere anche i “fake”. Cioè quei video che attraverso degli effetti speciali, possono davvero sbalordire l’utente. Insomma lo scopo è quello di far apparire quello che in realtà non esiste. In questo campo, cioè in quello degli effetti speciali, bisogna essere particolarmente ferrati cioè avere delle capacità particolari e soprattutto molta fantasia. Davvero celebre è stato il video condiviso da un ragazzino australiano, che tuffatosi da una scogliera a Sydney, si è trovato di fronte ad un grande squalo bianco. Quella che sembra una scena tratta da un film d’azione è invece un falso. Sono, in realtà, due video sovrapposti uno sull’altro.
Per guadagnare con un video su YouTube sono naturalmente le inserzioni pubblicitarie. Dopo aver caricato il nostro video che pensiamo possa riscuotere successo, bisogna avvisare lo staff della piattaforma che diamo l’assenso alla pubblicazione di contenuti pubblicitari all’interno del video. Gli addetti di YouTube dovranno così esaminare accuratamente il nostro video controllando che rispetti le varie norme previste dal sito e che non sia stato copiato. Il sito YouTube non ha mai fatto sapere quanto realmente si possa da ogni contenuto. Secondo molti, però, quello che la piattaforma ne ricava da ogni cento visualizzazioni ammonta ad un dollaro. I ricavi saranno riconosciuti solo in base ai click sulle inserizioni pubblicitarie.
Come monetizzare i propri video
Nel mondo social i video rappresentano la nuova frontiera della comunicazione 4.0 poiché hanno un grande impatto, sono piuttosto economici, facili da realizzare e sul web si diffondono viralmente senza costi eccessivi. Pioniere in assoluto di questa nuova forma di comunicazione fu Youtube, che ancora oggi rappresenta una delle principali piattaforme per monetizzare i propri video. Successivamente si sono aggregate altre piattaforme come Instagram e Facebook, che hanno dato la possibilità ad aziende e privati di sfruttare i video per aumentare i loro profitti. Il video marketing ha favorito la nascita di altre figure professionali, i cosiddetti “influencer” ed i videomaker sempre più ricercati da aziende, siti web ed e-commerce. Analizziamo le varie possibilità di monetizzazione con i video e le diverse modalità da seguire.
Youtube è nato come un semplice contenitore di video, dove gli utenti si limitavano a pubblicare i loro contenuti per puro diletto. Grazie al grande successo della piattaforma gli inserzionisti pubblicitari hanno “annusato” le potenzialità di Youtube iniziando ad inserire i loro spot tra un video e l’altro. Tutto ciò ha permesso di monetizzare con i propri video, ma ultimamente sono stati inseriti alcuni paletti. Innanzitutto è necessario diventare partner di Youtube per poter monetizzare i propri video.
Questo non è però sufficiente per arrivare a guadagni cospicui, poiché la monetizzazione comincia ad essere interessante solo per chi macina migliaia di visualizzazioni e per chi posta video con una certa frequenza. Le nuove norme di Youtube al riguardo sono piuttosto stringenti: bisogna avere almeno 1.000 iscritti al canale, 4.000 ore di visualizzazioni in attivo e rispettare le regole imposte dalla piattaforma.
Il principale “competitor” di Youtube è Instagram, che nel giro di pochi anni ha fatto passi da giganti imponendosi come uno dei principali social a livello mondiale. Le modalità per monetizzare con i video su Instagram sono diverse, ma anche in questo caso per ottenere guadagni importanti è necessario avere un numero adeguato di follower ed un ottimo livello di engagement. Le aziende che intendono farsi pubblicità sono quindi più invogliate a contattare e sfruttare una pagina molto seguita per pubblicare i loro video, ovviamente dietro pagamento. In alternativa si può diventare affiliati in modo da ricevere una commissione tramite la vendita indiretta di prodotti o servizi.
Youtube ed Instagram rappresentato l'”habitat” naturale degli influencer, una nuova figura sviluppatasi inizialmente tra i vip. Ad oggi però anche persone comuni possono diventare influencer con un seguito molto elevato di seguaci. Ad esempio Chiara Ferragni deve la sua popolarità proprio al lavoro di influencer e fashion blogger nel mondo della moda, ma sono davvero tante le storie di persone comuni che hanno fatto strada grazie all’influencer marketing.
Gli influencer con un buon seguito di pubblico sono molto appetibili per le aziende, che contattano queste persone per pubblicizzare il loro brand tramite video. I guadagni sono molto variabili e possono arrivare addirittura ad 800 euro a settimana, ma per una buona visibilità bisogna avere almeno 3.000 follower sui social network. I giovani influencer possono anche contattare personalmente le aziende e proporsi in modo da avviare una collaborazione che spesso risulta proficua per entrambi.
Come montare i video su Youtube
Per caricare un video su Youtube è consigliabile imparare a creare video accattivanti e interessanti e per farlo occorre apprendere i meccanismi creativi che contribuiscono al montaggio di un video. Come prima cosa bisogna scegliere un software specifico che ci aiuta a montare un filmato.
In genere a seconda del sistema operativo potrebbe essere già presente tale software tra i programmi base di un dato computer. Ecco allora che si potrà usare Windows Movie Maker per chi ha un sistema Windows, iMovie e Premiere per chi ha un Mac, fino a Kino per chi ha un sistema Linux, oppure può semplicemente utilizzare lo strumento di montaggio che fornisce proprio YouTube e che si trova sotto le opzioni di Upload. Una volta scelto individuato il software bisognerà importare i file multimediali da montare tra cui il filmato, le immagini e l’eventuale file musicale. A quel punto occorrerà trascinare i file multimediali nella storyboard secondo l’ordine che più si avvicina al vostro gusto, magari realizzando un rough cut che permette di modificare tale ordine, tagliandoli, modificandoli o addirittura rimuovendoli a secondo delle proprie esigenze creative.
Tenendo bene a mente che Youtube accetta solo filmati in formato WMV, AVI, MOV e MPG, che abbiano una risoluzione fino a 1920 x 1080 pixel, laddove la dimensione massima per un filmato è di 1 gigabyte, mentre la durata massima è di 15 minuti. Una volta scelto l’ordine sequenziale dei file multimediali potrete sbizzarrirvi con l’aggiunta degli effetti speciali tra colorazioni particolari e transizioni ad effetto che doneranno dinamicità ai vostri video semplicemente trascinando l’effetto desiderato sul filmato da montare per la condivisione su YouTube. Infine per salvare il montaggio del proprio video basterà cliccare su Pubblica Video o Salva sul mio Computer per poi caricarlo successivamente sul vostro canale di YouTube semplicemente cliccando Upload sulla parte in alto dello schermo.
Come Youtube paga i video
Da quando YouTube ha introdotto la monetizzazione dei canali monitorando così il traffico dei visitatori è decisamente aumentato il volume degli iscritti ad una delle più famose piattaforme di condivisione video.
Di conseguenza è sempre più crescente l’esigenza da parte degli utenti di comprendere quali siano i meccanismi che determinano l’effettivo pagamento dell’introito accumulato e soprattutto quali siano gli strumenti per poter accedere alla monetizzazione del proprio canale. In sostanza YouTube paga i cosiddetti youtuber che caricano i propri video tenendo conto del cosiddetto CPM che corrisponde al costo per mille impression o visualizzazioni di un determinato video. La cifra raggiunta corrisponde alla somma di danaro che gli sponsor versano a YouTube per visualizzare i loro messaggi promozionali ogni 1000 video. Tale cifra in genere è considerata variabile e mutevole a seconda delle visualizzazioni, ma si può comunque azzardare una previsione facendo una media relativa all’anno appena terminato, laddove si è calcolato che per ogni 1000 visualizzazioni su un video con pubblicità si può arrivare a 7 euro lordi.
Ovviamente non tutti i canali possono essere soggetti ad un’opportuna monetizzazione soprattutto se non ottengono la qualifica di partnership che in genere viene concessa a coloro che rispettano in maniera integra le regole su cui si fonda la web community in cui è considerata una violazione inserire video coperti da copyright. Ma oltre alle regole comportamentali a velocizzare la tempistica riguardo la concessione della partnership contribuirà la fidelizzazione del canale il cui cospicuo numero di iscritti e visualizzazioni potrà incidere in maniera positiva e vantaggiosa nelle pratiche di assegnazione d’idoneità alla monetizzazione dei propri video. Entrando nello specifico nella questione legata alla remunerazione c’è da dire che i guadagni derivanti dalle pubblicità saranno versati automaticamente sull’account Adsense dell’iscritto che potrà riscuoterli solo dopo aver superato il pay out minimo previsto dal servizio.