I Webmaster Tools di Google sono dei validi strumenti messi gratuitamente a disposizione da Google con lo scopo di offrire una panoramica completa del proprio sito e quindi una serie di informazioni connesse al suo posizionamento e alla sua indicizzazione.
Essi costituiscono una sorta di interfaccia con cui dialogare direttamente con Google e consentono di visualizzare una serie di statistiche su dati raccolti dal motore di ricerca relativi al proprio sito. Tali dati aiutano a diagnosticare eventuali problemi in modo da comprendere in che modo intervenire sul sito per migliorarne la visibilità e l’indicizzazione. In poche parole i Webmaster Tools si presentano come uno strumento indispensabile per instaurare un dialogo aperto e costruttivo con Google, perché dalla relativa analisi dei dati raccolti dal proprio sito possiamo procedere ad un’ottimizzazione mirata dei contenuti web.
Come aggiungere un sito ai Webmaster Tools?
Per usufruire di questi validi strumenti dobbiamo innanzitutto cliccare su questo link: https://www.google.com/webmasters/tools/home?hl=it e poi procedere alle varie fasi suggerite dal sistema. A quel punto dobbiamo cliccare sul bottone rosso che si trova in alto a destra (Aggiungi sito) ed inserire l’indirizzo connesso alla Home page, quindi non a pagine interne del sito, che sia necessariamente comprensivo di http.
Dopo di ché dobbiamo cliccare sul tasto di colore blu “Continua” per proseguire l’operazione, laddove saranno ammessi tutti i siti .it/.com/.net. Nel caso in cui il nostro sito è associato ad un dominio con le nuove estensioni dobbiamo procedere ad un’ulteriore fase di autenticazione necessaria per consentire solo al proprietario del sito di accedere alle statistiche della dashboard.
Per autenticare il sito sceglieremo il “metodo consigliato” e quindi ci verrà richiesto di scaricare un file HTML sul nostro pc che poi andremo ad inserirlo tramite un upload via FTP sul nostro sito, in modo che sia raggiungibile dalla Home. A questo punto possiamo cliccare sul tasto “Verifica” con cui validiamo l’operazione e di conseguenza il nostro sito, ricordando di lasciarlo caricato anche successivamente per dare la possibilità a Google di continuare a monitorare i nostri dati.
Rispetto ai metodi alternativi, questo che vi abbiamo illustrato ha una serie di vantaggi tra cui il fatto che consente al sito di restare invariabile rispetto a tutte le modifiche che solitamente vengono fatte, per cui anche se cambiamo theme esso continua a funzionare senza alcun problema, evitando possibili malfunzionamenti.
I metodi alternativi sono preferibili solo nel caso in cui il CMS del vostro sito non consente, per ragioni di sicurezza, di rendere pubblici i file HTML esterni. In quel caso possiamo aggirare l’ostacolo con una serie di procedimenti differenti che hanno lo scopo di validare in maniera alternativa il vostro sito. Per cui potete collegare il vostro account Google Analytics pre-esistente per velocizzare la fase di autenticazione, oppure potete utilizzare uno snippet contenitore tramite il servizio di Google Tag Manager, e ancora chiedere a Google un tag <meta> da inserire prima del tag </head> nel theme del vostro sito, infine come ultima spiaggia potete inserire un CNAME o un record TXT apposito validando il nome del dominio del provider direttamente nella sorgente della pagina.
Una volta inserito il nostro sito ai Webmaster Tools, possiamo monitorare attraverso Google l’attività del nostro spazio web ricavando dal relativo pannello di gestione una serie di interessanti dati che ci consentiranno di migliorare la sua indicizzazione e il suo posizionamento mettendo in atto una serie di strategie in chiave SEO. In particolare alla sezione Ottimizzazione possiamo verificare che tutte le URL delle sitemap siano indicizzate, possiamo richiedere la rimozione dalle SERP di Google di URL che fanno parte del nostro sito, possiamo risolvere i problemi di contenuto duplicato e infine scoprire in quanti modi vengono citate le parole chiavi per la nostra rete di contenuti.