Non tutti sanno che chi applica il regime dei minimi non può sostenere costi relativi a personale dipendente né per collaborazioni coordinate e continuative a progetto ma può sostenere e dedurre costi per collaborazioni occasionali. A fronte di questo assioma non costituisce una particolare sorpresa l’ultimo dossier preparato dal Ministero dell’Economia che analizza un dato singolare e cioè quanto sia aumentato il livello di interesse verso il cosidetto “vecchio” regime dei minimi rispetto a quello forfettario che non ha avuto lo stesso riscontro, pur essendo una novità rispetto agli standard a cui eravamo abituati.
Infatti secondo una stima presente in questo dossier 10 nuove partite IVA aperte nel corso del mese di giugno, almeno 7 ( più della metà) hanno sostenuto con convinzione il regime dei minimi, e circa 3 quello del forfettario. Nello specifico emerge che su quasi 12 mila nuove aperture di partite IVA agevolate, 8.165 hanno sottoscritto il regime dei minimi, con imposta sostitutiva al 5%, mentre 3.796 hanno sposato il regime forfettario, con imposta sostitutiva al 15%.