Per guadagnare con un sito di viaggi bisogna definire i propri obiettivi attraverso un’opportuna strategia comunicativa capace di individuare il mercato di riferimento e le potenzialità del proprio spazio web. È inutile dire quanti vantaggi e profitti un Travel Blogger può apportare all’industria del mercato turistico, che spesso, soprattutto quello nostrano, è incapace di riconoscere il lavoro che c’è dietro e le infinite opportunità che può offrire alle aziende del settore.
Ragion per cui per ovviare a questa mancanza “territoriale” vi consigliamo di scrivere anche in altre lingue in modo da poter puntare su un mercato più ampio dall’enormi possibilità imparando così a fare business ispirandosi ai grandi portali internazionali. Ma per poter trasmettere da subito la propria professionalità e consentire ai motori di ricerca di conferirvi l’autorevolezza che meritate bisogna avere necessariamente un media kit, e cioè un documento che racchiude in sé tutte le informazioni sul lavoro del proprio spazio web con le relative statistiche e i progetti realizzati, fino ad una personale rassegna stampa. Sulla base del proprio traffico, dei propri social media, del taglio editoriale che abbiamo deciso di dare al nostro sito o blog, possiamo fare uno studio di benchmark (il confronto con i concorrenti), in modo da poter dare un valore medio ad ogni nostro servizio che andrà così a definire la portata della nostra offerta turistica. Per potre guadagnare con un blog di viaggi esistono sul web alcune aziende che offrono la possibilità di pubblicare sul tuo blog articoli specifici legati alla pubblicità di alcuni loro prodotti o semplicemente dove è menzionato un link al sito della loro azienda.
Questa strategia oltre per far conoscere il loro servizio, ha lo scopo di migliorare il loro posizionamento e di conseguenza la loro visibilità sui motori di ricerca. Ragion per cui bisogna fare una selezione scegliendo solo quelle aziende che suggerireste realmente ad un amico per evitare di perdere un valore importantissimo sul web e cioè la credibilità. Per cui se il prodotto o servizio che ti offrono di recensire non ti piace, o non rientra nella tua mappa di valori, non promuoverlo sul tuo blog. Per monetizzare i propri contenuti inseriti all’interno del proprio sito o blog di viaggi oltre alla vendita dei link che rimandano ad aziende o servizi esterni, il cui abuso viene spesso penalizzato da Google, laddove l’inserimento appare forzato e non in linea con l’argomento trattato nel post pubblicato sul blog, possiamo affidarci ai progetti di comunicazione, un ottimo modello di business che sta riscuotendo un graduale successo.
Tale progetto consente ad una specifica località di invitare a “scoprire” una destinazione, e a “raccontarla” attraverso validi e originali contenuti web diversificati a seconda del proprio taglio editoriale. E così consociamo quella destinazione attraverso post su Facebook, tweets, foto su Instagram, video, gallery fotografiche, articoli, video su Youtube. Apparentemente può sembrare una cosa facile, ma non lo è. Perché per mantenere costante l’attenzione e l’interesse dei lettori on line nei confronti di queste iniziative, bisogna strutturare un piano editoriale che siano in linea con le aspettative del tuo pubblico di nicchia, non sovraccaricando mai di input chi ci legge, ossia non bisogna in alcun modo fare spamming.
Nel caso in cui non riuscirete a guadagnare con il vostro blog di viaggi, forse è perché chiedete troppo poco. Laddove il prezzo dei post deve essere rapportato alle visite e quindi al pubblico potenziale che riuscite a raggiungere. Di blog di viaggi negli ultimi due anni si è riempito il web. Dunque è sempre più difficile farsi trovare e se non sei online da diversi anni e quindi ti sei già fatto un nome, devi farti una buona nicchia. Se vuoi accelerare i tempi prova a farlo con le campagne. Non solo quelle offerte da Facebook e Twitter, ma anche quelle strutture dai programmi di affiliate marketing come gli strumenti offerti da Google AdSense.
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