Tra i tag e le categorie di un blog c’è una sottile ma sostanziale differenza che non va sottovalutata. A tal proposito molti blogger ne confondono le funzionalità credendo ingenuamente che possano servire per il medesimo scopo. In realtà ignorano un passaggio fondamentale utile ai fini di una sapiente ottimizzazione: le categorie dividono i contenuti web, mentre i tag tendono ad aggregarli sotto forma di etichette.
Ogni tag o categoria restituisce una pagina con un proprio URL che si posizione autonomamente e automaticamente su Google. Di conseguenza non si può lasciare al caso la definizione dei tag e delle categorie del vostro blog, né tanto meno evitare di aggiungerli. Essi sono dunque estremamente funzionali per l’ottimizzazione e il posizionamento del sito su specifiche parole chiavi, ma risultano necessarie anche per una buona esperienza di lettura da parte del potenziale visitatore che in questo modo trova subito ciò che sta cercando direttamente sul sito grazie alla sua struttura chiara, sintetica e ben organizzata.
Tecnicamente le categorie e i tag sono usate per una miglior classificazione dei contenuti web e hanno la funzione che gli viene attribuita. Ragion per cui esse sono piuttosto versatili dato che in teoria siamo noi ad attribuirgli una specifica funzionalità. Più in generale però ai fini di una maggior organizzazione dei contenuti occorrerebbe usare le categorie come rubriche del blog e i tag come argomenti trasversali, con lo scopo di raggruppare gli articoli.
Questa impostazione è valida soprattutto per chi ha creato un blog in WordPress, dato che altri CMS come Blogger hanno solo i tag che vengono di conseguenza usati con più funzionalità. Per offrire ai potenziali visitatori una miglior esperienza di lettura vi consigliamo di dotarvi di un sistema di pubblicazione che dia importanza ad una separazione tra tag e categorie la cui evidente differenza sta nel fatto che le seconde sono gerarchiche e cioè possono suddividersi in categorie e sotto categorie, mentre ai tag non è possibile assegnare alcuna gerarchia.
Una volta compresa quale sia la differenza tra i tag e le categorie possiamo spiegare dettagliatamente in che modo ottimale si possono utilizzare queste due tassonomie. Tag e e categorie risultano fondamentali per un blog dato che incidono sulla usabilità del progetto editoriale on line perché consentono al lettore di scoprire nuovi articoli che invece potrebbero rimanere sepolti negli archivi.
Come si usano le categorie in un blog?
Le categorie devono essere concepite come delle rubriche nelle quali suddividiamo i vari argomenti del blog. In questo senso è particolarmente consigliato decidere a priori una decina di categorie prima di iniziare a scrivere gli articoli per il blog. Successivamente se ne potranno aggiungere altre o rimuovere quelle che non funzionano.
Ritornando alle 10 categorie iniziali è lecito chiedersi: in che modo sceglierle? Ebbene le categorie devono corrispondere almeno idealmente con le query del target di riferimento e quindi analizzare quali sono le esigenze del potenziale pubblico. Di conseguenza potremmo in maniera semplicistica dire che le categorie corrispondono ai bisogni dei potenziali visitatori.
Il nome della categoria può essere semplice o creativo, l’importante è che sia chiaro e specifico, non criptico, dato che la sua funzione è quella di rendere più semplice la navigazione sul blog. Nello stesso tempo però la categoria deve incarnare un’esigenza mirata e quindi un bisogno specifico, altrimenti si rischia di disorientare il visitatore ma soprattutto si rischia di compromettere il posizionamento del blog. Se abbiamo associato ad una determinata pagina una categoria dal nome specifico e corretto possiamo ambire a posizionarci sui motori di ricerca con quel determinato nome.
Tenendo bene a mente che ogni articolo del blog deve essere inserito in una categoria semantizzata, e cioè definita da un un titolo chiaro e preciso, ma soprattutto che appartenga ad un solo argomento che si differenzia dalle altre voci presenti nello scheletro del blog.
Come si usano i tag in un blog?
I tag devono essere considerati come una sorta di etichette che hanno il potere di classificare gli articoli trasversalmente rispetto alle categorie. Anche questi come le categorie vanno decisi anticipatamente in modo da avere chiara la struttura del blog. A tal proposito vi consigliamo di usare un massimo di 30 tag per non disperdere le visualizzazioni. Con i tag è molto semplice sbagliarsi e confondersi, dato che la loro funzionalità non è così lampante. Per questo motivo vogliamo soffermarci sugli errori tipici visti nei vari blog analizzati in modo da sintetizzarvi in che modo non vanno assolutamente usati:
- I TAG non possono coincidere con le CATEGORIE (altrimenti non avrebbe neanche un senso separarli)
- I TAG non devono contenere un concetto aggiuntivo ma al massimo trasversale rispetto alla categoria
- I TAG devono raggruppare un buon numero di articoli, per questo ne dobbiamo usare pochi altrimenti si rischia di avere tanti tag vuoti associati ad un numero scarso di articoli.
- DUE TAG non possono raggruppare gli stessi articoli, quindi dobbiamo usare dei tag che hanno dei significati diversi, altrimenti si rischia di disorientare sia il lettore che i motori di ricerca. Tenendo bene a mente che Google non ama il contenuto duplicato, anzi tende a penalizzare i blog che ne fanno uso. A tal proposito i TAG non vanno usati per fare spam.
- I TAG non vanno assolutamente confusi con le parole chiave, le quali invece sono frutto di un lavoro specifico dato che sono elaborate con una serie di strumenti specifici. In definitiva possiamo dire che i tag sono strumenti di classificazione degli articoli e che ogni pagina tag può essere ottimizzata per una specifica parola chiave.