Ma a cosa ci si riferisce quando si parla dei “click aggiuntivi“? Il primo elemento da tenere presente è che le posizioni di annunci differenti offrono irrimediabilmente visibilità diverse generando, quindi, una quantità diversa di click. In un’unità pubblicitaria con due differenti posizionamenti degli annunci, un singolo inserzionista può trovarsi un numero di dieci click con un annuncio posizionato alla prima posizione mentre solo sei con lo stesso annuncio posizionato più in basso nel motore di ricerca e quindi con una visibilità notevolmente inferiore.
In questo specifico caso, i quattro click in più portati da un posizionamento rispetto all’altro vengono considerati come “click aggiuntivi” in quanto possono essere ricondotti alla collocazione dell’annuncio. L’inserzionista che quindi si aggiudica un posizionamento migliore dovrà quindi pagare una cifra maggiore per i click aggiuntivi che come detto probabilmente saranno realizzati sul proprio banner. Nel suddetto semplice esempio, la differenza di visibilità delle due posizioni degli annunci sembra relativamente scarsa perché è stato generato un numero di clic simile. Il CPC effettivo corrisposto dall’inserzionista varia in base alla media ponderata delle offerte e dei punteggi di qualità associati agli annunci posizionati in un’area più in basso.