Come bloccare i referral indesiderati di Analytics?

Tra le statistiche di Google Analytics del nostro sito di solito può comparire un dato che ci mette in allerta circa il traffico associato al nostro spazio web, dato che possiamo trovare delle “strane” e numerose visite provenienti da referral (link da altri siti) sconosciuti che finiscono per penalizzarci agli occhi dei motori di ricerca.

Questo traffico è palesemente spam ed è considerato inutile oltre che dannoso ai fini del posizionamento del nostro sito, perché “infetta” le nostre statistiche falsando il numero di visite e aumentando la frequenza di rimbalzo dato che la durata delle sessioni è praticamente nulla per ogni “visita”

Tale invasione di traffico indesiderato genera i cosiddetti ghost referral che spuntano fuori nelle statistiche di Google Analytics del nostro sito con l’intenzione di farsi pubblicità, dato che noi li vediamo mossi dalla curiosità e li andiamo a visitare, cadendo nella loro “trappola”.

Generalmente i referral che visitano realmente il sito, lasciano una traccia nei log del server, per cui per capire se tale referral è dannoso oppure no ci basterà scaricare il file con i log e cercare il referral incriminato, poi su Google Analytics dobbiamo andare alla sezione Acquisizione ->Tutto il traffico -> Referral, e poi cliccare sul pulsante dimensione secondaria laddove scriveremo il nome host usato dai visitatori per accedere al sito. Se viene usato il nostro url vuol dire che il referral visita realmente il sito, altrimenti vuol dire che è dannoso per le nostre statistiche e va’ assolutamente bloccato

Come blocchiamo i referral indesiderati di Analytics?

Attualmente esistono 4 metodi per bloccare i referral spam:

  1. SOFTWARE AUTOMATICI: che ci permettono di bloccare i referral indesiderati in modo automatico, collegando semplicemente il proprio account analytics al sito in cui vogliamo effettuare tale blocco. Tra questi segnaliamo Referral Spam Help e Referral Spam Block.
  2. PLUGIN PER WORDPRESS:  WordPress mette a disposizione una serie di plugin che aiutano i web editor  nella gestione dei referral spam. Tali plugin bloccano i referral spam salvando banda. In questo modo i referral vengono recuperati automaticamente da un database con la possibilità di aggiungerne degli altri.Tra le funzioni principali di questi utili plugin spicca non solo la capacità di stoppare il traffico spam prima che raggiunga il nostro sito e venga poi conteggiato nelle statistiche di Google Analytics e ma anche la possibilità di salvare banda.
  3. METODO MANUALE: manualmente possiamo creare degli appositi filtri in Google Analytics con cui possiamo bloccare i referral indesiderati, arrivando a creare un filtro che escluda il nome host, mentre per i crawler spam si può usare un filtro specifico per sorgente campagna con la possibilità di escludere direttamente i referral spam come semalt con l’esclusione referral in Google Analytics.
  4. HTACCESS: cioè tramite un file che possiede una direttiva molto semplice da impostare che consente di ricevere traffico da questi siti, risolvendo il problema alla radice. Così Apache mediante questo file evita che le nostre statistiche vengano “sporcate”. La funzionalità richiede il mod_rewrite attivato, cosa che avviene di default sulle installazioni di WordPress ad esempio.

Tale direttiva non va copiata e incollata così come compare, ma va integrata per evitare di causare errori automatici che possono arrivare a bloccare interamente il sito. Così nella sorgente della pagina dobbiamo intervenire manualmente inserendo alcune modifiche: nella prima riga dobbiamo abilitare il mod_rewrite, nella seconda riga richiediamo che sito referrer sia sitoreferrer.it, nella terza riga abilitiamo il blocco della visita,che sarà re-direzionata su un 403 in automatico e senza dover fare nient’altro. A questo punto possiamo estendere la direttiva a referral diversi, l’importante è che fino alla penultima riga mettiamo [NC, OR] cioè oltre al case-insensitive metteremo un OR logico, per specificare delle alternative equivalenti.

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